Autogol della Regione? Il rischio #lamialiguria

autogol

Chi pensa che nel calcio gli autogol si possano fare solo sul campo si sbaglia di grosso e – se non cambiasse nulla – in Liguria potremmo dimostrarlo.

Il mio discorso, lo dico subito, non vuol essere di parte né a livello sportivo, né politico ma vuole essere una semplice riflessione da cittadino ligure ancor prima che da genoano.

Il possibile autogol riguarda la presenza del logo “lamilaliguria” sulle maglie di Sampdoria e Spezia ma non su quella del Genoa: una scelta che trovo solo parzialmente comprensibile (in minimissima parte) e per nulla condivisibile.

Senza entrare nelle polemiche economiche sul milione e 300mila euro stanziati a carico di fondi comunitari per interventi di promozione del territorio ligure dalla Regione al fine di favorire e sostenere “l’internazionalizzazione del territorio regionale e delle sue eccellenze, attraverso mirate campagne promozionali in grado di raggiungere un pubblico particolarmente ampio e diversificato”, scopo che anzi rappresenta la parte parzialmente comprensibile della cosa, vorrei soffermarmi sulla distinzione che una scelta di questo tipo potrebbe rappresentare agli occhi di qualcuno.

Non trovo – e lo dico col massimo rispetto istituzionale – infatti corretto che un’iniziativa volta a promuovere l’intero territorio regionale in Italia e all’estero ponga in essere una distinzione tra categorie sportive.

La Liguria è una sola e – anzi – da questo punto di vista penserei ad un’espansione pubblicitaria anche alle squadre liguri di Serie C (o Lega Pro): se è infatti vero che in Serie A si ha teoricamente più visibilità anche a livello internazionale, è altrettanto vero che Serie B e Serie C sono formate da squadre di località italiane importanti dalle quali potrebbero arrivare altri turisti o da squadre aventi proprietari stranieri che possono portare sguardi diversi da quelli italiani verso le partite delle formazioni liguri e quindi verso l’iniziativa.

Ecco perché si potrebbe addirittura parlare di autogol multiplo: da un lato ci sarebbe la distinzione “di categoria” nonostante l’unico territorio da promuovere e dall’altro ci sarebbe la perdita di potenziale visibilità dell’iniziativa.

Cosa ne pensate?

Sempre e comunque Alé Genoa!!!

Dimitri Petta
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Pubblicato da ilgenoanoatipico

Laureato in Giurisprudenza, classe 1987, dopo esperienze in varie avventure editoriali sul web legate al Genoa (ultima delle quali Canale Genoa) ho deciso di creare un mio blog chiamato prima "Il Genoa a Ruota Libera" e poi diventato "Il Genoano Atipico".

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