Da quanto ho detto in post precedenti riguardanti la sua presentazione e la sua intervista a Il Secolo XIX, si può intuire come io sia a favore dell’attuale direttore sportivo rossoblu Daniele Faggiano: ciò che non è specificato è che lo sono con riserva ed in questa occasione voglio spiegarmi meglio.
Il mercato messo in piedi dal nuovo direttore sportivo, sia in entrata che in uscita, mi sembra si stia sviluppando bene considerato in primis il fatto che c’è davvero poco tempo ed in secundis il fatto che le disponibilità economiche non sono grandissime: non a caso molte entrate sono prestiti annuali o biennali con diritti o obblighi di riscatto fissati a cifre relativamente bassi o acquisti a titolo definitivo a cifre compatibili con quelle entrate grazie alle cessioni (vedi Badelj, oggi a Genova ed in attesa di ufficialità, a 3,5 con 1,3 di ingaggio annuale per 3 anni), senza dimenticare che i giovani che non finiscono in prima squadra sono già stati dati in prestito e non tenuti fino all’ultimo senza certezze sul futuro.
A quanto sopra scritto si potrebbe poi aggiungere un altro punto a favore di Faggiano, legato ai nomi che con questa politica sta riuscendo a portare: oltre ai giovani di buona prospettiva (Czyborra, Asoro, Melegoni), ed ai giocatori in scadenza trattenuti (Behrami e Destro), fatti tornare (Goldaniga, in attesa di ufficialità) o per i quali si sta trattando il ritorno (Sanabria) sono in trattativa e/o stanno per arrivare giocatori come il suddetto Badelj, Karsdorp e Juan Jesus (solo per citare alcune trattative) che, se per il livello che Roma e Fiorentina vogliono ottenere o confermare sono fuori dal progetto, per il nostro livello sono giocatori valutabilissimi e molto esperti, di un livello che in altre recenti situazioni nemmeno avremmo accostato a noi.
Tutto questo è sicuramente merito della bravura, dei buoni rapporti e dell’esperienza del direttore sportivo rossoblu ed è innegabile: allora perché mettere una riserva su questa valutazione? Perché alcune delle scelte sono rese possibili anche dalla disponibilità di mister Maran a spostare ad esempio Radovanovic tra i difensori permettendo a chi fa il mercato di gestire diversamente le risorse (come ad esempio puntare sul brasiliano giallorosso abbandonando una “pista Ranocchia”, altrimenti numericamente indispensabile, e utilizzare i soldi risparmiati per la trattativa per il centrocampista della Fiorentina sopra citato?
Uno dei motivi è sicuramente questo, ma ce n’è un altro che si collega al lavoro del mister: il briciolo di riserva che voglio tenermi e per vedere in partite ufficiali se il risultato di questo mercato sarà positivo anche sul campo e potrò quindi sciogliere la riserva e dirmi totalmente a favore del direttore sportivo, ma per questo “risentiamoci” almeno a fine Ottobre o a metà Novembre.
Sempre e comunque Alé Genoa!!!
Dimitri Petta
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