Scontro Lega – Asl: tra casi, accuse e nuovi protocolli

scontro

Lo scontro tra ASL e Lega Serie A è ormai aperto e – forse – solo un’intervento dello Stato può sistemare le cose: riassumiamo i fatti. Chi ha ragione?

Le decisioni ASL

Prima la ASL di Salerno blocca i cavallucci marini (9 positivi al Covid) ed impedisce di fatto la disputa di Salernitana – Venezia, poi le ASL di Udine e Torino e Bologna bloccano bianconeri (7 giocatori e 2 membri staff positivi), granata (5 giocatori e 2 membri staff positivi) e rossoblù (8 giocatori positivi) impedendo la disputa delle rispettive gare (anziché porre in isolamento i positivi e lasciare “liberi” i negativi di partire), infine la ASL di Napoli mette in quarantena 3 giocatori mentre gli stessi sono già in viaggio per Torino dove – una volta provato il loro essere negativi – giocano il match con la Juventus.

Le decisioni della Lega Serie A e lo scontro (dialettico?)

Il Consiglio di Lega Serie A decide quindi di intervenire riprendendo in mano il regolamento organizzativo già utilizzato dall’UEFA della scorsa stagione, sistemando i dettagli e rendendolo valido fino alla fine della stagione (qui le nuove regole su Covid e Rinvio Gare): contestualmente il suddetto organo ha diffuso una nota nella quale definisce le decisioni delle varie ASL illegittime ed i relativi provvedimenti confusi e incoerenti, annuncia ricorsi “presso tutte le sedi opportune a tutela del libero svolgimento delle proprie competizioni, sempre salvaguardando la salute degli atleti e nel rispetto delle norme vigenti”, auspica che grazie al suddetto regolamento le ASL non intervengano più ed esprime “soddisfazione per gli interventi odierni del Ministro Gelmini e del Sottosegretario allo Sport Vezzali, volti a trovare soluzioni nell’interesse della regolarità del campionato e della sicurezza per i giocatori”. auspicando “che la prossima riunione annunciata dal Governo possa finalmente, una volta per tutte, individuare strumenti di coordinamento delle ASL territoriali e garantire il corretto svolgimento del campionato di Serie A TIM assicurando una procedura uniforme di gestione delle situazioni di positività nelle squadre”.

La risposta non si fa attendere ed arriva dal direttore della ASL 2 Napoli che definisce – ai microfoni di Rai Sport – il nuovo regolamento “un escamotage per giocare in qualsiasi modo le partite”

La mia opinione sullo “scontro”

Hanno tutti ragione e tutti torto, ecco quello che penso in sintesi.

Da un lato, infatti, le ASL sembrano aver applicato con 4 giorni di anticipo (e forse in taluni casi anche in modo estensivo, visto che in teoria i negativi potevano partire essendo il loro un percorso equiparabile a “casa – lavoro”) le norme che per lo sport dovrebbero entrare in vigore dal 10/1 arrivando – nel caso del Napoli, che già era in viaggio una volta arrivata la comunicazione legata alla quarantena dei 3 tamponi “dubbi” – a stabilire un caso mai visto prima: sul caso partenopeo viene poi da chiedersi perché le altre società sopra citate siano state bloccate mentre una società con 5 giocatori, mister e 1 membro dello staff positivi accertati sia stata lasciata partire decidendo poi – in netto ritardo – la quarantena solo per altri 3 tamponi dubbi poi rivelatisi negativi.

La Lega Serie A, dal canto suo, ha a mio avviso sbagliato a non prevedere da subito il suddetto regolamento.
Inoltre la definizione di “escamotage” datagli è alquanto comprensibile se si pensa che per disputare le gare i club devono avere “almeno tredici giocatori (di cui almeno un portiere) tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e della formazione Primavera nati entro il 31 dicembre 2003, risultati negativi ai test” entro la mezzanotte del giorno precedente la gara: questa dicitura sembra estendere non poco la possibilità di avere giocatori disponibili visto che sembra includere nel numero anche gli infortunati negativi al Covid e sembra quindi voler ridurre al minimo le possibilità di rinvio di una gara.

Voi cosa ne pensate?

Dimitri Petta
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Pubblicato da ilgenoanoatipico

Laureato in Giurisprudenza, classe 1987, dopo esperienze in varie avventure editoriali sul web legate al Genoa (ultima delle quali Canale Genoa) ho deciso di creare un mio blog chiamato prima "Il Genoa a Ruota Libera" e poi diventato "Il Genoano Atipico".

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